Creatività, eleganza e ricerca uniti al più tangibile senso pratico sono ingredienti della filosofia dei designer Alex Bocchi, ingegnere-architetto, e Alberto Pozzoli, architetto.
Italiani con importanti esperienze all’estero, tra le quali Cina, Giappone,Australia e Spagna, dividono la loro attività lavorativa tra incarichi nel campo della progettazione dell’architettura, dell’interior, dell’exhibition sino ad arrivare al design di prodotto e all’art direction.
Nella quotidiana attività professionale aiutano ad accompagnano i clienti e le aziende a materializzare le loro idee dando sfogo alla creatività senza scordare l’importanza della funzionalità dei progetti.
Partecipano a varie esposizioni, tra cui il Salone del Mobile e vincono diversi premi internazionali come ad esempio l’IDA (International Design Award) o il BIGSEE.
Con l’idea di esportare il talento e le capacità italiane all’estero, più precisamente in Cina, collaborano in maniera assidua e continuativa nello studio di Shanghai dal nome Shan Design.
Bruno Rainaldi si è formato sul campo, iniziando da giovanissimo a lavorare nella comunicazione del design di arredamento.
Con ironia definiva se stesso un “designer da marciapiede” e il suo stile “caoticamente rigoroso”.
Dirige a Milano il primo High-Tech di Corso di Porta Ticinese. Affianca Maddalena De Padova nello storico showroom di corso Venezia poi Enrico Baleri, come socio della Baleri & Associati, nella definizione di strategie di comunicazione per aziende e punti vendita di design.
Fonda Studio Rari – di cui è l’anima e il direttore creativo – e inizia le prime collaborazioni come direttore artistico/designer con diverse aziende del design Italiano come Alivar, MDF, Mussi Italy, Sintesi. Poi Terzani, Slamp, Casprini, Annibale Colombo, Bilumen, Davide Medri e Dilmos. Fino al recente progetto Opinion Ciatti, nato dall’importante sodalizio artistico e imprenditoriale con Lapo Ciatti.
A metà degli anni ottanta Bruno Rainaldi incontra Flavia Ciatti. Dalla loro amicizia/confronto prende vita l’idea di una nuova azienda – CCR – orientata a sviluppare complementi e accessori per la casa, non solo per la cucina. A marchio CCR nascono pezzi importanti della sua produzione di industrial design. Nel 2006 Lapo Ciatti, che rappresenta la terza generazione, entra in azienda con l’istinto imprenditoriale di famiglia e la formazione in Industrial Design. Nuovi confronti e nuove opinioni. Nasce Opinion Ciatti di cui Bruno Rainaldi è presidente, socio e direttore artistico.
Con una profonda conoscenza del mercato, una grande passione per le arti figurative e un prezioso talento per le associazioni trasversali maturati nel corso degli anni, Bruno Rainaldi lega definitivamente la sua professionalità al mondo del progetto. Nel 2002 inaugura con Marta Giardini Entratalibera, uno specialissimo spazio milanese dove espone i suoi progetti e una selezione di oggetti. Un “laboratorio di forme” aperto alla ricerca e alla sperimentazione.
Bruno Rainaldi ha disegnato librerie, tavoli, sedie, divani, poltrone, letti, accessori e illuminazioni.
Un universo di oggetti intensi e iconici che non rispecchiano una coerenza stilistica, piuttosto il senso vero del design industriale: produrre giusti oggetti per giusti usi.
Se qualcosa li accomuna è l’essenzialità del disegno, la libertà d'utilizzo, la versatilità compositiva.
Nato a Volterra il 28 dicembre 1944. Vive e lavora a Firenze.
Le prime esperienze risalgono alla fine degli anni '60, con la progettazione legata all'Industrial Design (rubinetterie, carrozzerie di motori, macchine utensili, etc.).
Dagli inizi degli anni '70 il suo lavoro si concentra nel settore industriale del mobile e degli oggetti d'uso. Con l'intento di non lasciarsi suggestionare dalle mode, Carlo Bimbi opera concentrando la propria attività creativa nella ricerca di soluzioni logiche e razionali.
Diplomato all'I.S.I.A. di Firenze nel 1968, ha svolto attività didattica quale docente di Progettazione presso l'Istituto d'Arte e l'I.S.I.A. della stessa città. Attualmente svolge attività didattica presso il Corso di Laurea di Disegno Industriale alla Facoltà di Architettura di Firenze.
Nel 1968–1969 collabora con lo Studio Nizzoli Associati di Milano. A questa esperienza ha fatto seguito la collaborazione, negli anni 1970–1983, con Gianni Ferrara e Nilo Gioacchini, dando vita allo studio Internotredici Associati.
Dal 1985 lavora autonomamente.
Giovanna Azzarello si è laureata a soli 23 anni in architettura al Politecnico di Milano,specializzandosi anche in Grafica Pubblicitaria Visual Design e Fotografia. La sua attività combacia con quasi tutte le manifestazioni della creatività .All’interno del suo studio a Milano si occupa di progettazione edile privata,commerciale e pubblica e industrial designer. Nel campo dell’edilizia parecchie sono le sue opere effettuate in Italia e all’estero ,nel settore del design molti sono i prodotti da lei progettati per le aziende più note. Importante è stato l’impegno dimostrato dall’architetto nel settore del design ad utilizzo ampliato,per una riqualificazione dello stesso,utilizzando tecnologie avanzate sia strutturali che estetiche che tengono in considerazione la sicurezza domestica e il fruitore finale che potrà anche essere diversamente abile .Parecchie sono le aziende con cui collabora l’architetto, per alcune di queste aziende ha svolto oltre che l’attività di design anche quella di direttore artistico curando l’immagine aziendale.
Oltre al design l’architettura è il suo più grande impegno indirizzato verso spazi pubblici ,privati e commerciali.
Il comune di Milano le affida degli incarichi pubblici di grande prestigio come scuole, centri ricreativi, e il restauro degli arredi interni del Teatro Piccolo grande simbolo di Milano. Il suo impegno professionale va a completare un ciclo che tocca a 360° tutti i settori progettuali sia nel design che nell’edilizia dove grazie ad una creatività versatile è riuscita ad esprimere e dimostrare la sua maturità professionale e creativa.
L’architetto sia nel design che nel settore edile esprime e dimostra la sua professionalità in maniera egregia dando prova di maturità professionale e di possedere una creatività progettuale versatile rivolta a 360 gradi verso più settori progettuali, da lei affrontati sempre con lo stesso entusiasmo e determinazione.
Nasce ad Oggiono in provincia di Lecco (Italy) nel 1952, dopo la maturità studia presso la Scuola Politecnica di Design di Milano dove è allievo di Bruno Munari, Alberto Rosselli, Isao Hosoe e altri grandi maestri del design italiano. Nel 1976 è Industrial Designer. Collabora con vari studi di progettazione tra cui lo Studio Ramstein e lo Studio De Vries. Negli anni ’80 fonda il proprio studio e si dedica all’industrial design e all’interior design curando inoltre importanti interventi di ristrutturazione e di architettura.
Appassionato di arte ed esperto di tappeti antichi e contemporanei, negli anni ha curato mostre monografiche sul tema.
Membro ADI (Associazione per il Disegno Industriale Italia), disegna per importanti aziende del settore dell’arredamento, dell’illuminazione e del complemento d’arredo, e per alcuni Brand ne cura l’immagine globale e l’Art Direction.
Progetta interni residenziali, show room, ristoranti, uffici e hotels in Italia e non solo. Le sue realizzazioni comprendono residenze private in Italia e all’estero tra cui Londra, Lugano, Costa Azzurra, Montecarlo, Formentera, St Moritz.
La caratteristica principale per quanto riguarda l'industrial design e l'interior è quella di trasmettere in tutti i progetti, siano essi ambienti privati, pubblici o di lavoro una forte dose di personalizzazione contrassegnata da un glamour contemporaneo senza però tralasciare la funzionalità che viene richiesta.
Nato a Monza il 14 maggio 1973, Ivano Maria Colombo ha sempre coltivato una grande passione per l’arte a 360°. Ha conseguito il diploma di liceo artistico frequentando corsi di specializzazione in pittura e scultura e, in seguito, ha frequentato la facoltà di Architettura, con riflessioni approfondite sul dettaglio architettonico e sul rapporto fra costruito e paesaggio, nuovo e vecchio edificato.
Dopo gli studi in Architettura, ha iniziato a lavorare nell’azienda di famiglia, la Annibale Colombo Srl, che da oltre due generazioni è considerata sinonimo di savoir-faire ed eccellenza nella lavorazione del legno. È qui che ha potuto sviluppare i suoi interessi per i materiali – quelli della tradizione ma anche quelli ‘nuovi’ – con particolare riferimento al loro utilizzo con le tecniche di produzione artigianali e industriali.
Grazie al savoir-faire dei suoi maestri ebanisti, ha potuto coltivare la propria manualità e sperimentare il piacere di ‘fare un oggetto’ con il valore aggiunto del pezzo unico e dell’inimitabile eccellenza del Made in Italy. Un’esperienza diretta che gli ha permesso di iniziare a progettare nuovi prodotti di serie e modelli personalizzati ‘su misura’ e, contemporaneamente, di progettare soluzioni di arredamento per abitazioni, ville, hotel e barche in tutto il mondo, curando sia gli aspetti estetici che quelli logistici, garantendo quindi alla propria clientela un servizio completo e personalizzato.
Ogni progetto d'interni firmato da Ivano Colombo è caratterizzato da una grande attenzione alla proporzione del disegno degli arredi, all’equilibrio e alla commistione degli stili, alla scelta dei legni e delle finiture, oltre che dalla cura nella selezione dei tessuti e nel controllo dei fornitori. Un modus operandi dettato dall’amore per i complementi d'arredo, in tutte le loro forme.
L’ispirazione di ogni realizzazione è sempre l’Italia, un paese ricco di storia e di arte che ha inevitabilmente contribuito allo sviluppo della sua sensibilità come progettista e alla sua costante aspirazione e ricerca: creare oggetti di valore, frutto ed espressione dell’eccellenza made in Italy che contraddistingue le collezioni Annibale Colombo.
Durante gli studi alla facoltà di Architettura del Politecnico di Milano collabora con il padre Annibale nell’antica azienda di famiglia. Nel 1971 fonda con il padre l’attuale società Annibale Colombo, che ora guida con il figlio Ivano.
Gli studi artistici e una forte attitudine alla personale sperimentazione lo portano ad applicare le antiche e preziose tecniche di lavorazione del legno a collezioni in continuo sviluppo che incontrano e anticipano le richieste del mercato.
La sua voglia di ricerca è sempre viva, per quanto concerne l’impiego dei materiali e delle tecniche tradizionali così come verso l’uso di macchinari all’avanguardia nel settore per proporre sempre prodotti di alto livello qualitativo. Oltre all’impegno aziendale, è particolarmente attivo in ambito promozionale di fiere e manifestazioni: è nel gruppo dei primi fondatori della fiera Abitare il Tempo di Verona, coordinatore di Gruppo 42 fin dalla fondazione e dal 2012 membro del consiglio direttivo di FLA Eventi. Fra le ultime attività svolte in quest’ambito, citiamo l’ideazione e promozione del progetto “Before Design: Classic”, una mostra-evento curata da Ciarmoli Queda Studio e presentata al Salone del Mobile 2016.
Una visione modellata dall’amore per l’arte e da una creatività a tutto tondo, affinata in anni di lavoro a fianco dei maggiori protagonisti della moda e del lusso, tra cui, in particolare, Prada e Giorgio Armani: un background importante da cui deriva quell’equilibrio tra eleganza raffinata e impatto emozionale, diventato elemento distintivo dei progetti dell’affiatato duo. Lo Studio ha ideato ed elaborato molti progetti innovativi, spaziando tra differenti ambiti e muovendosi tra interior, product, textile ed exhibition design, sviluppando idee e concetti innovativi e collaborando con importanti aziende italiane e straniere.
Simone Ciarmoli e Miguel Queda si sono inoltre dedicati all’art direction per diversi progetti e hanno dato vita ad eventi coinvolgenti ed evocativi; tra questi, le mostre “Before Design: Classic”, per il Salone del Mobile.Milano 2016, e “DeLightFul”, per l’edizione 2017: due sorprendenti installazioni che hanno saputo dare forma ad una visione inedita del design, dal classico al contemporaneo, completate da due cortometraggi d’autore, parte integrante del concept, voluti e curati da Ciarmoli e Queda e diretti da Matteo Garrone.
Stefano Boeri Architetti, Boeri Studio fino al 2008, con sede a Milano ed uffici a Shanghai e Tirana, si occupa dal 1993 di ricerca e pratica di architettura ed urbanistica. Oltre 20 anni di esperienza hanno permesso allo studio di sviluppare un know-how nello sviluppo di progetti sostenibili a diverse scale, dalle unità di social housing alle strategie urbane in intere regioni e città. Lo studio porta avanti progetti di rigenerazione strategica in luoghi complessi, supportando e valorizzando le sinergie tra i diversi stakeholders, pubblici e privati. Nel processo di progettazione Stefano Boeri Architetti collabora con un’ampia rete di figure professionali, dai consulenti di ingegneria agli architetti paesaggisti, fino agli esperti di scienze sociali: un dialogo che permette di delineare soluzioni specifiche per un’ampia varietà di contesti territoriali e socio-economici. Lo studio ha ricevuto diversi premi a livello internazionale, che attestano il riconoscimento delle sue attività da parte della comunità mondiale dell’architettura. Il Bosco Verticale è stato premiato come Miglior Edificio Alto del Mondo dal CTBUH (Chicago) e ha ricevuto il Premio per il Migliore Grattacielo da DAM (Francoforte).
Tomaso Schiaffino vive e lavora come designer a Milano. Dopo gli studi in ingegneria meccanica ed essersi diplomato presso lo IED (Istituto Europeo di Design) inizia a lavorare presso lo Studio Dordoni per poi stabilire una collaborazione “storica” con Denis Santachiara presso lo Studio Santachiara dove ha svolto un’intensa attività progettuale più che decennale spaziando dal design, all’interior e all’exhibit design per importanti aziende del settore, società, musei ed enti governativi.
Da alcuni anni ha intrapreso una personale attività progettuale ed è inoltre founder e direttore creativo del marchio Bellaria design.
Parallelamente all’attività di studio ha da sempre coltivato un’intensa attiva di didattica svolta negli anni presso l’università di Venezia, lo IED, la Scuola Politecnica di Design ed attualmente il Politecnico di Milano (Master di Interior design).